Ripercorriamo Wandering Italia: verso Castelluccio
Dopo i problemi della mattina, quando mi sembrava di non riuscire a trovare una via d’uscita, finalmente riesco a salire verso Forca Canapine.
La nebbia che inghiotte e cancella i resti di Capodacqua mi aiuta, almeno per qualche ora, a scrollarmi di dosso quel brivido freddo che mi porto dietro da quando ho iniziato ad attraversare le zone colpite dal terremoto del 2016. Salgo nel silenzio più assoluto e posso finalmente concentrarmi a godere soltanto delle bellezze della Natura.
Da forca Canapine la visuale è magnifica, sia affacciandomi verso i monti della Laga che sovrastano l’Alta valle del Tronto, che verso i monti Sibillini, con il Vettore in primo piano, incorniciato tra pascoli fioriti e un cielo profondo, puntellato di batuffoli di nuvole.
Potrei scendere direttamente verso i Piani di Castelluccio, ma decido di proseguire lungo il crinale, per continuare a godere di paesaggi mozzafiato e di un silenzio totale. E mi accorgo che ne ho veramente bisogno.
Purtroppo l’incantesimo si rompe quando, scendendo verso il Pian Grande, intravedo quello che rimane di Castelluccio e l”arrivo in paese è straziante, così come le quattro chiacchiere che scambio con alcuni locali al baracchino di Francesco.
Quando anche questo chiude, tutto cala nel silenzio più spettrale, e il brivido freddo che attraversa la schiena, si perde ora tra gli scheletri di questo paese fantasma,
Montata la tenda, però, mi godo il tramonto e decido di brindare comunque alla vita, il bene più prezioso.
Non dovremmo mai dimenticarlo. Non dovremmo mai darla per scontata…
Nel 2018 ho intrapreso un viaggio, a piedi ed in solitaria, dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise direzione Trieste, risalendo gli Appennini e affrontando le Alpi. Se volete scoprire di più su questa incredibile esperienza, “Wandering Italia – Un viaggio per riprendersi la vita” lo trovate in formato ebook su Kindle e su Kobo, in versione cartacea, copertina flessibile e/o rigida, su Amazone in versione pdf scaricabile nell’area Downloads.
La bellezza di queste foto è qualcosa che emoziona e meraviglia, 🤩!
Grazie mille amica mia 😘😘
Prego, 🤗🤗🤗😊😘
Da me in Umbria la chiamano “La piana di Castelluccio”. Ci sono stata diverse volte in passato. E’ uno spettacolo tra giugno e luglio perchè si veste di molte macchie di colore, dal rosso dei papaveri, blu dei fiordalisi, giallo, bianco, rosa, celeste, è “La fiorita”. Da lontano sembra un quadro impressionista. Castelluccio, Norcia, Amatrice, piccoli paesi come gioielli incastonati nella Natura, quella stessa Natura che ha inferto grosse ferite.
Sì, anche io la chiamo così, ma sembra che il nome corretto sia “i piani di Castelluccio”. Poco importa, sono comunque luoghi meravigliosi in ogni stagione. Purtroppo non sono ancora riuscito a passarci durante la fioritura, ma è sulla lista 😉😍
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