Perché rimandiamo sempre (quando la vita è così effimera?)

Perché rimandiamo sempre

Dal romanzo Wandering Italia – Un viaggio per riprendersi la vita:

“(…)

«Guarda qui, per esempio: questa era una casa con il tetto di cemento armato, quando c’è stato il terremoto quello è venuto giù a picco, ha schiacciato tutto ed è rimasto intatto sopra un cumulo di macerie di un metro e mezzo!» fa una breve pausa. «Cinque persone ci sono rimaste sotto…»

Cala il silenzio e sento ancora quel brivido freddo, che mi accompagna da quando ho iniziato ad attraversare queste zone, mentre superiamo quello che resta della casa. Ascolto attento ulteriori dettagli sui danni provocati dal sisma e penso inevitabilmente alla futilità della vita, alle esistenze cancellate e a tutto quello che è stato spazzato via in pochi istanti. Mi chiedo se le vittime abbiano avuto il tempo di rendersene conto, di realizzare che la loro vita stava per essere inghiottita da un pozzo senza fine.

Quanto è ottuso l’uomo! Perché solo quando siamo vicini alla morte ci rendiamo conto che la vita è il bene più prezioso che abbiamo, l’unico che conta veramente? Perché, invece, ci ostiniamo a vivere nell’edonismo, nella cupidigia, nell’egoismo assoluto, come se fossimo eterni, trascurando e rimandando sempre quello che potrebbe renderci davvero felici? Pensiamo che il futuro ci sia dovuto, che il domani sia scontato. Invece, basta un attimo e…

(…)”

E qui ne ho parlato un po’, proprio dove ci si è resi conti di come imprevedibile ed incerta può essere la nostra esistenza:

Nel 2018 ho intrapreso un viaggio, a piedi ed in solitaria, dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise direzione Trieste, risalendo gli Appennini e affrontando le Alpi. Se volete scoprire di più su questa incredibile esperienza, “Wandering Italia – Un viaggio per riprendersi la vita” lo trovate in formato ebook su Kindle e su Kobo, in versione cartacea, copertina flessibile e/o rigida, su Amazon e in versione pdf scaricabile nell’area Downloads

Perché rimandiamo sempre / Why do we always postpone?

8 thoughts on “Perché rimandiamo sempre (quando la vita è così effimera?)

  1. Hai perfettamente ragione Manuel, 👍: dobbiamo imparare ad essere meno egoisti e ricordarci che la vita che abbiamo è una e una soltanto e non dobbiamo mai sprecarla. Mai rimandare, mai posticipare ma cogliere immediatamente l’attimo e non lasciarselo sfuggire. 🙂

  2. .”..Perché rimandiamo sempre quando la vita è così efimera ?. Dal romanzo Wandering Italia – Un viaggio per riprendersi la vita: “(…) ”

    Caro Manuel, sei sposato? Hai dei figli? Una moglie chissà? Ti chiedo perché, sempre ho ritenuto efimera la vita, oggi più che mai, purtroppo si deve fare i conti con la realtà, ogni tanto, soprattutto quando in mezzo c’è una famiglia la quale devi vegliare. Avrei voglia di partire come fai te, una necesita impellente di trovare in mezzo al nulla, il mio io. Certo che diventa quasi utopico, quasi surreale avere questi pensieri mentre la donna disabile multitasking, fa il bucato, con l’aspirapolvere pronta a partire e si è vicino a mezzo giorno, arriba il mio bimbo, è si entra in un mondo parallelo, dove a quello nominato in precedenza ( ed è solo unasagio), aggiungi, – il com’è andata oggi?, – hai compiti?, ecc. Ed lì, dove ti rendi conto ( almeno per quanto mi riguarda), che non è possibile riprendere la propria vita, non è più tua, non ti appartiene.
    Pero devo dire che l’imprinting con el qualle afrontare la sfida è giusto, per chi è nelle condizioni di farlo ed è sdraiato sul divano! Almeno comprino questo libro per viaggiare ed esperimentare con la fantasia.
    Good luke!!

    1. Ciao Frida!

      Ho una figlia, che adesso non vive più con me, dalla quale mi ero distaccato per compiere il mio viaggio (e le due cose non sono collegate).
      Certo, con una famiglia le cose possono essere più difficili, ma spesso si pensa che per cambiare la vita bisogna fare delle cose eccezionali, partire e mollare tutto, cambiare totalmente.
      Non c’è bisogno di fare tutto ciò, basterebbe riuscire a ritagliarsi comunque del tempo per se stessi e per quello che ci piace fare. E magari farlo diventare un lavoro.

      Per noi stessi, ma anche e soprattutto per la nostra famiglia.

      Grazie mille!

      1. Ciao Manuel, grazie della risposta, sono stata un pò sulle righe dopo avermi letto, ho letto il tuo post in un momento di gran sconforto, capisci, nel momento dove vedi tutto buio. Perdonami, sei stato il primo,a beccarti gratuitamente una riflessione personale, che giustamente non si addice a tutti. Mi reconforta il fatto che hai detto una frase – basterebbe ritagliarsi cmq del tempo[….], ed è quello che sto cercando fuori o dentro di me. Grazie ancora 🙏🌹

      2. Ciao!
        Non preoccuparti, non me la sono affatto presa, anzi penso che è sempre bello avere degli spunti anche dalle “critiche” 😉

        Spero tu possa trovare quel tempo per te e che possa succedere in fretta.

        Un abbraccio

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