Dall’inferno al paradiso

Dall’inferno al paradiso

Forse vi sarete resi conto che nell’ultimo periodo ho postato poco, o comunque meno del solito. Da giovedì scorso, poi, non ho postato affatto.

Ma se la causa del mio parziale abbandono è stata una situazione paradossale e per certi versi grottesca, la recente totale assenza è invece dovuta a qualcosa di straordinario, un vero e proprio miracolo.

Sono rimasto per un mese e mezzo senza macchina per colpa di una scelta sbagliata nell’affidare il mio veicolo ad un’officina che ha continuato a rimandare la riconsegna incolpando gli incredibili tempi lunghi nel trovare pezzi di ricambio.

Questo mi ha portato a dover cancellare le uscite fotografiche sia lavorative che personali e, oltre al danno economico, per uno come me che vive di e per la Natura, è stata la peggior condanna!

A poco a poco ho iniziato a perdere tutto, dal senso del tempo alla voglia di fare, dalle idee e progetti a cui volevo lavorare a tutto il materiale che avevo da postare o approfondire. In un mese e mezzo mi sono ritrovato a scendere, crollare, precipitare verso quel limbo in cui molti di noi hanno vissuto dall’inizio della pandemia: una vita non vita.

Gli ultimi giorni, invece, li ho spesi con la mia principessa, divertendoci, amandoci e riprendendoci per mano per riscoprire l’essenziale: uscire dal buco per rialzarsi in piedi e tornare a volare.

Adesso sono a Roma, dai miei, e sono già 5 giorni che sono tornato a sorridere…

Perché la vita è un’altalena che forse ultimamente andava solo verso il basso. Ma sono i momenti quando sei in alto che giustificano tutto.

E ridonano speranza…


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