Incipit

“E non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse.” 

(Milan Kundera)

Cercate la vostra anima, andate a fiutare il vento, andate via, lontano…” 

(Jack Kerouac)

Settefrati (FR), 13 maggio 2018

Fa un certo effetto ritrovarmi basito e quasi assente di fronte a queste montagne, che mi avvolgono con la loro essenza misteriosa e intrigante. Ancora inconcepibile pensare che da domani saranno le protagoniste assolute dell’inizio della mia grande avventura. 

In Svezia vivo a ridosso del mare e, anche quando mi spingo nell’entroterra, non trovo altro che basse colline; l’ultima volta che ho visto le montagne stagliarsi davanti agli occhi è stata quasi un anno fa, quando ho trascorso qualche settimana di ferie sulle Dolomiti;  adesso ho la sensazione che gli occhi non siano ancora pronti a ritrovarsi di fronte queste imponenti roccaforti. 

Ma eccomi qui, a lasciar scorrere lo sguardo e i pensieri su questi profili aspri e silenziosi al tramonto: le vette ancora innevate e inviolate dopo la lunga e rigida morsa invernale; più giù, le pendici erbose, puntellate di rocce bianche, scendono ripide verso il bosco che, rigoglioso, già esplode del verde scintillante di primavera.

Una miriade di pensieri affollano la mente; in silenzio cerco di capire, di darmi delle risposte e di rendermi conto di quello che sto per affrontare. Domani salirò e sfiderò questi pendii, mi infilerò in questa valle selvaggia per svoltare definitivamente dalla quotidianità: tuffarmi dentro l’ignoto, l’imprevisto, senza più avere la possibilità di tornare sui miei passi. 

“Dovrò andare avanti, sempre e comunque!” penso mentre mi accingo a partire per la mia più grande avventura, la traversata in solitaria di Appennini prima e Alpi poi: Wandering Italia, come ho chiamato questo progetto, 3500 km a piedi per raggiungere Trieste. E ancora non me ne rendo conto…

“Cosa mi aspetta? Ce la farò? Sono veramente pronto?”

Nonostante l’impossibilità di trovare risposte sicure, sento di non avere paura, ma solo una gran voglia di mettermi in viaggio. 

Prima di andare, prima di tornare a spendere gli ultimi attimi importanti con la mia famiglia, penso velocemente ai motivi che mi hanno spinto a prendere questa decisione. Rimango ancora un attimo, in silenzio, mentre il sole dipinge gli ultimi vagiti di questa vigilia, l’ultima sera della mia vita come fino ad ora l’ho conosciuta. Da domani cambierà, prendendo strade diverse.

È tempo di andare…

CONTINUA QUI…


18 thoughts on “Incipit

      1. 🤣🤣🤣🤣 ecco, in due famo quei grassoni che i nani ammazzano nel Lo Hobbit… pure stupidi, poi 🤣🤣 come se chiamavano?

  1. Ho letto il libro… in un fiato. Non è solo un diario avvincente, ma anche un bel trattato filosofico-psicologico sulla concezione della vita, non pesante ma sviluppato con grande maestria e facilità di intendimento da parte di ogni categoria di lettore. Bravissimo!

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