“Il sublime per quanto mi riguarda è soprattutto la natura incontaminata, sono quei luoghi selvaggi mai intaccati dall’uomo dove a dominare sono vastità, armonia e silenzio. Trovo questi paesaggi primitivi, semplicemente belli. Guardare con stupore il sublime, questa è la religione”
“La natura sotto forma di paesaggio incontaminato è il miglior specchio per la nostra anima. Nelle città, sul lavoro, dove troppe cose avvengono troppo velocemente, è diventato difficile trovare uno specchio per la nostra anima. E quindi anche sotto questo profilo abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei territori ancora primitivi e selvaggi. Io voglio saper conservati i monti e i deserti così com’erano. Ogni barattolo, ogni chiodo, ogni funivia, ogni sentiero che i curiosi delle future generazioni dovessero trovarci sarebbe come un graffio in quello specchio. E chi si guarda in uno specchio graffiato non sa riconoscersi chiaramente”
“(…) che il nostro quotidiano modo di vivere non è una condizione da accettare come ovvia e scontata. È solo uno dei tanti modi possibili. (…) Ma soprattutto ho imparato distinguere fra quello che è importante in questo mondo e quello che non lo è. La cosa più importante, spesso, è un sorso d’acqua; a volte un posto sicuro per il bivacco, ma a volte anche un libro o una conversazione”
Tanti auguri Reinhold!
bravo, mi associo”