Ritornare in Natura: sì, ma con rispetto! / Coming back to Nature: yes, but with respect!

C’è sempre più attenzione verso la tutela dell’ambiente e sempre più persone stanno riscoprendo la bellezza di tornare alla Natura.
Vero, ma se questa tendenza mi rende felice, sia come appassionato che come guida naturalistica, non nascondo che mi da anche molto a cui pensare.

Andando sempre in Natura, sia per passione che per lavoro, noto che c’è ancora troppa maleducazione e ancora tanta ignoranza, purtroppo, su come in Natura ci si dovrebbe comportare.
Nelle mie visite guidate per avvicinare le foche grigie, per esempio, ho visto tante persone entrare nella riserva con il cane, anche se proibito, che poi ovviamente arriva a disturbare e scacciare le foche stesse; ho visto gente lasciare la scia dei propri scarti e della propria immondizia; ho visto altri ancora correre incontro alle foche, che stavano tranquille e sornione sulla spiaggia, solo per arrivare il più vicino possibile a cercare il selfie perfetto…

Ecco, allora, che ho l’impressione che si vada in Natura non per il piacere di andarci, intendo dire quello vero e proprio, ossia quello di rigenerarsi e ricaricarsi, ma solo per poter documentare tutto, e non importa come, per poi potersene vantare sui social.

D’altra parte: quante volte abbiamo letto di animali che sono stati lasciati morire proprio perché la gente era più impegnata a farsi i selfie che a salvare la vita dell’animale stesso? Quante volte abbiamo visto video di gente che rincorre con la macchina animali sulla strada, impaurendoli a morte, mentre riprende il tutto con il telefonino?
Ieri poi, per esempio, ho avuto una discussione con uno che si vantava di aver fatto volare via un fagiano spaventato dal suo cane e che ha postato la fotografia, tra parentesi brutta e mossa, in attesa e con la speranza di ricevere qualche like.
E quando gli ho fatto notare che non si dovrebbe spaventare gli animali, si è arrabbiato pure…

Ecco, allora, che ho l’impressione che il tornare in Natura si riduca a questo, un mezzo per ottenere dei like, per mettersi in mostra.
Ecco, allora, che ho paura che la Natura diventi una moda che, come tutte le mode, sarà seguita da persone che non hanno alcuno interesse né rispetto per la Natura stessa.
Ecco, allora, che ho paura che arriveranno in Natura gli influencer che faranno di tutto per ottenere la foto perfetta senza preoccuparsi dell’ambiente e degli animali.

Come guida naturalistica sento, adesso più che mai, il dovere di cercare di tutelare e difendere Madre Natura che va amata e rispettata e non sfruttata e usata per tornaconti personali, qualsiasi essi siano.

Perché, se è solo una moda, spero che passi in fretta…

There is more and more attention towards environmental protection and more and more people are rediscovering the beauty of rediscovering the Nature.
True, but if this trend makes me happy, both as an enthusiast and as a nature guide, I do not hide that it also worries me a lot.

Always going to Nature, both for passion and for work, I notice that there is still too much disrespect and still a lot of ignorance, unfortunately, on how one should behave in Nature.
In my guided visits to approach the grey seals, for example, I have seen many people coming into the reserve with the dog, even if prohibited, which then obviously gets to disturb and scare away the seals; I have seen people leave the trail of their waste and their garbage; I saw others running towards the seals, who were quiet and sly on the beach, only to get as close as possible trying to get the perfect selfie …

So, then, I have the impression that people go to Nature not for the pleasure of going there, I mean the real one, that is to regenerate and recharge, but only to be able to document everything, and no matter how, for then share everything on social media.

On the other hand: how many times have we read about animals that have been left to die precisely because people were more committed to taking selfies than saving the life of the animal itself? How many times have we seen videos of people chasing animals on the road with their cars, frightening them to death, while filming everything with their mobile phone?
Yesterday then, for example, I had a discussion with one who boasted of having made a pheasant frightened by his dog and who posted the picture, blurry and not good at all, waiting and hoping to receive some likes.
And when I pointed out that you shouldn’t scare animals away, he got even angry at me…

So, then, I have the impression that returning to Nature is reduced to this, a means of obtaining likes, just that.
So, then, I am afraid that Nature will become a fashion that, like all fashions, will be followed by people who have no interest or respect for Nature itself.
And so, then, I am afraid that influencers will come to Nature and they will do everything to get the perfect photo without worrying about the environment and animals.

As a nature guide I feel, now more than ever, the duty to try to protect and defend Mother Nature who must be loved and respected and not exploited and used for personal gains, whatever they are.

Because, if it’s just a trend, I hope it will pass quickly…


25 thoughts on “Ritornare in Natura: sì, ma con rispetto! / Coming back to Nature: yes, but with respect!

  1. Anch’io da tempo ho questa paura, alla gente non importa osservare, capire, amare il bello che abbiamo sulla terra. Purtroppo come dici tu, l’importante è dimostrare che “io c’ero”. Così il bello muore e restano solo brutte immagini dell’egoismo umano.
    Tanti anni fa, ben lungi dall’epoca dei selfie, andai con un’amica in vacanza in luoghi meravigliosi e lei preferiva stare tutti i giorni in città a fare shopping tanto, diceva, spedisco le cartoline…

  2. Già….
    e quelli che si vantano di adorare gli animali, e vanno a comprare “il cucciolo di razza” per “contentino” alle bizze dei bimbiminchia che hanno in casa? quando invece lì a portata di mano, dietro l’angolo del proprio paesotto, è pieno di cani NEI CANILI (abbandonati e bisognosi) : io giuro, conosco una famiglia che sta a Firenze, e per prendere il cane alla figlioletta bizzosa, son partiti in treno per andare sino a Napoli a pigliarglielo sto bassotto!!!! Da FI a NA per un animale… quando dalle mie parti è strapieno di canili…. scusa… ma non posso essere scurrile…. se no!….. comunque ricordo, che a quella notizia, io rimasi, scandalizzata. Letteralmente. E poi con questi tipi “guai a parlare male delle cacche abbandonate in strada”…. ah ehm, loro sì che son animalisti :-O

    1. L’importante è apparire, farsi belli… senza pensare a cosa possa essere meglio, senza pensare neanche alla stupidità delle azioni che si compiono, magari facendo debiti…
      tutto per apparire…
      Che tristezza!

  3. In estate siamo stati sui laghetti di Dobbiaco e Anterselva e abbiamo visto gruppi di turisti camminare e chiacchierare a voce alta (!?!), naturalmente fra di loro, non vedendo nulla dell’ambiente circostante, oppure impegnati a sfogliare il telefonino. Il massimo è stato a Braies, dove la gente va solo perchè è il set di una fiction alla tv italiana, tanto che devono mettere il numero chiuso! Ma cosa imparano i giovani? I bambini, che già sanno poco di natura?

    1. guarda, io in quei posto, per quanto li ami, ho deciso di non mettere più piede: stanno distruggendo le meraviglie che hanno, stanno volendo spremere tutto per arricchirsi ancora di più … non si fermano mai!
      E io non voglio più essere parte di questo scempio… 😉

  4. Purtroppo è vero… già a volte sbagliano in buona fede le persone con buone intenzioni, ma che si vada nella Natura solo per moda è tristissimo… Preghiamo che passi la moda e cresca la consapevolezza! Buon lavoro!

  5. Il grande male è proprio l’egoismo, l’ignoranza, la mancanza di rispetto e gratitudine per una natura meravigliosa che se solo sapessimo amare e ascoltare avrebbe moltissimo da insegnarci.🌺

    1. L’egoismo e il dannato bisogno di essere approvati e “like-ati” il più possibile… quando si potrebbe andare in Natura per arricchirsi di qualcos’altro…
      Grazie mille per il tuo spunto 🙂

  6. Come hai detto anche tu la gente va in montagna o al mare per farsi i selfie e non sanno nemmeno cosa sia il rispetto, il silenzio, la goduria e la pazienza di poter ammirare qualcosa di sensazionale. Si raggiungono vette altissime, si rincorrono animali, si devasta una spiaggia solo per un pollicione in su. Questa cosa mi fa arrabbiare, molto. Spero con tutto il cuore che non diventi una moda. Le montagne, le spiagge, i fiumi, i laghi non sono vie commerciali, con file di negozi fast fashion, dove la gente corre per prendersi l’ultimo capo ad un buon prezzo. Spero tanto che si capisca. Ancora una volta, un immenso grazie.

    1. Ma grazie mille a te, Martina!
      La pensiamo allo stesso modo, anche io vorrei vedere meno moda o tendenza nel tornare in Natura, ma più rispetto e voglia di trovare pace ed equilibrio in noi e con quello che ci circonda. Che ne abbiamo bisogno… ❤️

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