WANDERING ITALIA Project
Traversata in solitaria di Alpi e Appennini
Primavera/Estate 2018
“Vagando su questa terra sconfinata, con il sorriso per i miei tanti ieri che si rifletteranno nella serenità dell’alba di domani.”
Lo straordinario progetto WANDERING ITALIA si propone di unire avventura, fotografia, natura, cultura, storia e alpinismo: l’obiettivo della mia spedizione è quello di attraversare in solitaria parte dell’Appennino e l’intero arco Alpino, raggiungendo le montagne, i parchi e le riserve naturali più importanti della penisola, attraverso il Sentiero Italia e non solo.
Attraversare a piedi metà Italia è un sogno che ho avuto sin da ragazzo, e sono ora pronto e libero per realizzarlo! Non intraprendo questo viaggio per battere alcun record, ma per scoprire, gustare e mostrare ad altri le bellezze del nostro Paese, diffondendo la passione per il trekking, per l’avventura e per un’indimenticabile esperienza a contatto con la Natura.
Per questo motivo, catturerò, riporterò e racconterò il tutto attraverso la mia attrezzatura fotografica, audio e video, e attraverso i miei articoli.
IL PERCORSO
Il mio tragitto inizia al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise per poi risalire gli Appennini, attraversare l’intero arco alpino e terminare a Trieste.
Copre la parte più dura e difficile del Sentiero Italia che è stato interamente percorso solo una volta da Lorenzo Franco Santin, con un tentativo fallito nel 2016 prima di portarlo a termine nel 2017.
Distanza totale: più di 3500 km e circa 180.000 metri di dislivello Periodo: Maggio – Agosto/Settembre 2018 Partenza: Settefrati (FR) – Arrivo: Lazzaretto (TS)
Le tappe principali:
– Parco Nazionale Lazio, Abruzzo e Molise e Gran Sasso D’Italia
– Amatrice, Castelluccio e i paesi colpiti dal terremoto del 2016
– Sorgenti del Tevere
– Appennino Tosco-Emiliano (attraversando parte del parco delle Foreste Casentinesi)
– Alpi Liguri e Alpi Marittime
– Monviso e sorgente del Po
– Parco Nazionale del Gran Paradiso
– Deviazione dal Sentiero Italia per raggiungere Courmayeur e il Monte Bianco
– Alta Via n.1 della Valle d’Aosta attraverso Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa
– Parco naturale dell’ Alpe Veglia e Alpe Devero
– Il Lago di Como e l’Alta Via dei Monti Lariani 1-2
– Massiccio del Bernina
– Parco dello Stelvio
– Deviazione per attraversare il Parco dell’Adamello-Brenta
– Deviazione per affrontare la TRANSLAGORAI (50 km e 4500 m di dislivello sulla selvaggia catena del Lagorai abitata da orsi, lupi e linci)
– Ricongiungimento al Sentiero Italia Presso Arabba (BL) o
– Possibile deviazione per la Val di Fassa (dipende dal tempo a disposizione) e trekking sulle famose cime patrimonio UNESCO
– Parco naturale Fanes – Sennes – Braies e Parco naturale Tre Cime
– Alpi Carniche, Alpi Giulie e i luoghi della Grande Guerra
– Arrivo a Trieste
Una delle principali caratteristiche di questo impegnativo progetto è il trasporto di un pesante carico attraverso duri ed impervi terreni per migliaia di chilometri: solo la mia attrezzatura fotografica pesa più di 10 kg ma è fondamentale ai fini stessi del progetto.
Inoltre porterò con me tenda, sacco a pelo e tutto il necessario per poter dormire all’aria aperta cercando di appoggiarmi il meno possibile alle strutture ricettive (che comunque non potrò evitare se non altro per lavarmi e per ricaricare parte della mia attrezzatura).
Vista l’odierna situazione sulle Alpi, ho già deciso di rimandare la partenza di una quindicina di giorni (momentaneamente fissata per il 14 maggio) sperando che la Primavera aiuti lo sciogliersi della neve prima del mio arrivo alle quote elevate (anche sopra i 3000 m) delle vette alpine.
Molto dipenderà dal tempo metereologico che influenzerà anche il tempo a disposizione: ho stilato per ben 3 volte una mia tabella di marcia e spero di poter portare a termine l’intero percorso in circa 110-120 giorni, in ogni caso prima che il freddo si riappropri dell’arco alpino.
Molto dipenderà anche e soprattutto da me, dalla mia condizione fisica (le due placche di 15 e 6 cm nella che ho nella gamba destra , per esempio, spero non diano troppi problemi) e mentale nell’affrontare le difficoltà, la solitudine e gli imprevisti che mi si porranno davanti.
Ho preso le mie precauzioni per essere rintracciabile facilmente e poter chiedere aiuto in caso di pericolo.
Ci sono ancora tanti punti interrogativi visto che saranno 3500 km di qualcosa di completamente ignoto, a partire dal sentiero, dalle condizioni e anche dal pericolo di eventuali animali selvatici (lupi, orsi e cinghiali) che potrei (e non nego che spero succeda) incontrare sulla mia strada.
A mano a mano che si avvicina il giorno della partenza sento salire la tensione, l’adrenalina e anche la paura, sarei un ingenuo se non fosse così.
Ma sale anche l’eccitazione nel rendermi sempre più conto di stare per intraprendere qualcosa di eccezionale, di andare incontro a Madre Natura e alle sue bellezze, e di avere la possibilità di conoscermi meglio…e non è poco!
La pagina Facebook inerro.land sarà il principale canale per aggiornarvi sui miei progressi e per condividere le immagini , i video e, perché no, i miei pensieri.
Spero che vogliate seguirmi numerosi: ho bisogno anche del vostro appoggio e sostegno!
Che spettacolo ti invidio un po’ ma ti seguirò con piacere … sarà un’esperienza favolosa😉
Grazie mille Veronica! Sarò attivo principalmente sulla pagina Fb 😉 mancano solo due giorni e non vedo l’ora di partire 😃
Anche io sono in partenza ma per il Portogallo…cammino portoghese…ho visto la tua pagina e la sto seguendo…buon viaggio😉