L’Essenziale

Nell’ultimo mese e mezzo, a parte gli impegni di lavoro e la preparazione ed inaugurazione della mostra a Varsavia, ho anche trovato il tempo di fare due traslochi.
A fine dicembre mi sono trasferito a casa di un mio amico, in attesa di subentrare nel mio nuovo appartamento agli inizi di febbraio.
Per motivi di spazio ho affittato un locale dove ho immagazzinato la maggior parte delle mie cose, e ho portato con me solo il minimo indispensabile: qualche ricambio, prodotti per l’igiene personale, un quaderno degli appunti, la macchina fotografica, il computer.
Per oltre un mese ho vissuto in una stanza con le mie poche cose in perenne disordine.
Il fine settimana scorso ho finito di fare il secondo trasloco: finito tardi la sera, ho sistemato solo il divano letto e fatto un po di spazio tra la montagna di scatoloni sparpagliate in casa.
Con la mia compagna abbiamo passato il weekend così, con poco o nulla a portato di mano se non il minimo indispensabile.
Quello che poi diventa l’essenziale.

Sto ancora sistemando le mie cose: apro gli scatoloni e mi chiedo se, alla fine, di tutte quelle cose ne ho veramente bisogno.
Ci portiamo appresso centinaia di oggetti, vestiti, gadget e cose varie di cui, alla fine, non abbiamo veramente bisogno.
Compriamo mille cose per poi chiuderle e dimenticarle in un armadio o in cantina.

Di quanto abbiamo veramente bisogno se ci serve solo l’essenziale?1912502_10202505656755733_682018065_n


One thought on “L’Essenziale

Rispondi