Manuel Chiacchiararelli

Come si sarà capito dagli ultimi posts, sto passando un bel periodo.
Tante belle cose sono successe, molte altre accadranno da qui a poco, e sento di poter fare tutto, di poter realizzare qualsiasi sogno o idea, e che la vita ha ancora molto da offrirmi.
Mi ricollego all’articolo sulla visione della vita perché sono comunque successe, negli ultimi giorni delle cose, che mi hanno dato da pensare: dalla settimana scorsa, diciamo da domenica che forse È stato il primo giorno in cui ho iniziato a farci caso, non per forza il primo in assoluto, mi succedono (o mi vengono regalate?) situazioni in cui posso aiutare il prossimo.
Sono piccole cose, piccoli gesti che dovrebbero essere normali, ma che spesso, purtroppo, non lo sono: una signora anziana che doveva caricarsi il suo trolley per le scale di un aeroporto; un’altra signora, anziana e con le stampelle, alla quale sono cadute delle monete mentre era dietro di me alla cassa di un supermercato; una ragazza a cui era caduto il telefonino dalla bicicletta e che non se ne era accorta; una scatola pericolosamente al centro di una curva di una pista ciclabile…e così via.
Piccole cose, ma succedono ogni giorno, mi si presentano ogni giorno.
Perché? mi chiedo…
Perché adesso?
Sono coincidenze? Sono cose che sono sempre successe ma soltanto ora sono nello stato d’animo giusto per rendermene conto?
Sono occasioni che mi si presentano adesso perché sono nella condizione di poter aiutare gli altri? Oppure prima ero solo troppo preso da me stesso da non rendermi conto degli altri e dei loro piccoli grandi problemi attorno a me?

Ieri al supermercato, lunghe file dietro ogni cassa, dietro di me una signora aveva solo un litro di latte e gli spicci già pronti nella mano.
L’ho fatta passare avanti. E così quello davanti a me, e altri tre o quattro ancora.
Mi ha fatto sentire bene. Reazione a catena, il bene che si espande e si moltiplica.
Proprio come si vede in quei video che sui social raggiungono milioni di likes e condivisioni.
Vederlo dal vivo, per gesti che comunque dovrebbero essere normali, dona ancora speranza.
E, speriamo, non solo perché siamo vicini al Natale …

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