LIBERATELI!!

Ho aspettato quasi tre settimane prima di scrivere, sperando di farlo a mente fredda senza lasciarmi trasportare dalle emozioni e soprattutto dalla rabbia.
Prendo spunto ancora una volta da un fatto di cronaca, ancora una volta legato ai tifosi della Lazio, per tirare le mie somme su una situazione italiana, a livello di stato (volutamente minuscolo), istituzioni e popolo (se così possiamo definirci) che dovrebbe far pensare.
Prendo spunto da quello che è successo a Varsavia, ossia dall’arresto “preventivo” di circa 150 persone ( 14 delle quali ancora rinchiuse nelle carceri polacche), trattati come animali, privati di ogni diritto, oltraggiati, lasciati senza viveri.
Nel 2013. In uno stato dell’Unione Europea.
Se questa cosa fosse successa qualche anno fa’, probabilmente sarebbe scoppiata una guerra, o sicuramente una crisi diplomatica non da poco.
Se una cosa del genere fosse successa in un’altro Paese (penso alla Germania, all’Inghilterra, agli Stati uniti e altri ancora- basti pensare che due ragazzi danesi coinvolti negli arresi sono stati andati a prendere quasi subito…) probabilmente sarebbe scoppiato subito un caso internazionale da alzare un polverone e destabilizzare la UE stessa.
Non in Italia, non se si parla di tifosi di calcio.
Sono venuto a conoscenza “dei fatti” nella mattinata di venerdì 29 novembre, tramite un pagina Facebook che seguivo , che linkava questo articolo (tra parentesi non firmato)

Ho letto l’articolo, ho letto i commenti di gente che, come fosse già tutto stabilito, additava gli ultras e i tifosi come i responsabili e augarava agli stessi di marcire nelle prigioni polacche, di essere spediti in siberia ecc ecc.
Decido di leggere anche alcune delle testate giornalistiche, o forse dovrei dire “giornalaie”, e trovo la stessa versione dei fatti e lo stesso fervore dell’italiano, pronto ad inveire ancora una volta contro questo grande male che affligge l’italia, ossia i tifosi delle squadre di calcio.
Siccome conosco l’ambiente (sono stato tifoso ed ultras anche io, quando ero in Italia) e conosco certi “meccanismi” che ruotano attorno ad una partita di calcio e alle trasferte, ho deciso di approfondire la questione, soprattutto contattando e leggendo le testimonianze di persone che hanno vissuto l’accaduto.
La storia di 150 persone circa (le cifre non sono ancora ufficiali) che avrebbero agito in modo tale da scatenare la reazione della polizia, mi è sembrata subito eccessiva, e comunque avrei immaginato di trovare video di una città in subbuglio, scene di guerriglia urbana, incidenti, fuochi, fumogeni e via dicendo…
Cercando per il web, non si riesce a trovare nulla di tutto questo, solo un video della polizia polacca (senza data, e quindi valevole a livello giudiziario come una banconota da tre euro) dove di vedono in lontananza delle figure coperte da caschi, o passa-montagna bianchi, lanciare oggetti contro una camionetta della polizia.
Ora, se anche fosse, prendere 150 persone e richiuderle a scopo preventivo per questo motivo sembrerebbe assurdo e soprattutto si potrebbe dipingere come una azione di uno stato di polizia dittatoriale.
Allora leggo, mi informo, raccolgo anche le informazioni tramite i miei amici, le persone che c’erano veramente, che sanno cosa è successo.
Non sto qui a riportare i link di questi racconti, per chi volesse informarsi basta fare una semplice ricerca sul web.
E forse il problema è proprio questo, e cioè che bisogna cercare le notizie, che ci si può informare solo tramite conoscenze o resoconti di persone più o meno collegate ai fatti.
Il problema è che, attorno alla vicenda, regna un silenzio raccapricciante.
Silenzio da parte dei mass media, che ancora una volta hanno prima lanciato il sasso ( e le accuse) e poi nascosto la mano.
Silenzio da parte dello Stato che poco sta facendo, o ha fatto, se pensiamo che la prima interrogazione parlamentare sull’argomento è accaduta solo alcuni giorni dopo i fatti di giovedì scorso (tra parentesi mi è molto piaciuto l’intervento della Meloni

, l unica che ha detto una dolorosa verità…)
Silenzio da parte dei cittadini italiani (se si escludono i tifosi laziali e altri tifosi sparsi per l’italia) che se ne fregano se, a quest’oggi, 14 connazionali sono ancora carcerati in Polonia.
E allora mi chiedo.
Sarebbe stato lo stesso se ad essere rapiti e carcerati fossero stati pellegrini cristiani in visita nella terra di Wojtyla?
Sarebbe stato lo stesso se, tra gli arrestati, ci fosse il figlio o un parente di qualche politico o uomo importante?
Ci sarebbe stato lo stesso silenzio se la polizia italiana avesse arrestato 150 immigrati a scopo preventivo?
La stessa polizia italiana però, attraverso il Coisp, ha espresso solidarietà alla polizia polacca, affermando che i delinquenti (in base a quali prove, aggiungo io) bisogna trattarli così, dimenticandosi però di giustificare il perchè, per esempio, i tifosi polacchi all’andata misero a ferro e fuoco la città di Roma (tentando un ingresso al Colosseo e un’irruzione all’altare della Patria…) senza che la stessa facesse nulla, e perché sempre la stessa polizia (pagata con le nostre tasse e che dovrebbe essere, non dico al nostro servizio, ma almeno preposta alla nostra tutela…) abbia permesso ai tifosi dell’Ajax si assaltare i “forconi” a Milano (gente normale, donne e bambini) per poi scortarli tranquillamente allo stadio.
Ma forse questi sono altri discorsi?

Rimane il fatto che, ad oggi, c’È il rischio che 14 cittadini italiani passino le feste nelle carceri polacche…sulla base di accuse senza prove.
Rimane il fatto che lo Stato non sta facendo nulla per loro, ne a livello politico (Letta è stato a Varsavia ultimamente, ma il discorso non è stato trattato…) ne economico visto che, i 7.500 Euro da versare alla casse polacche (pro capite, ossia per ogni tifoso ancora rinchiuso) li stanno raccogliendo i cittadini (amici e tifosi) nel silenzio generale…

Come sempre dimostriamo ancora una volta quanto siamo distanti dall’essere un popolo, se riusciamo a dividerci e a fregarcene anche quando accadono fatti del genere.
E ci lamentiamo del governo, ma abbiamo ciò che ci meritiamo.
E dopo questi avvenimenti, l’idea che il popolo italiano possa mai alzare la testa per riprendersi il paese, rimane sempre più vana…
Meditate gente, meditate….


4 thoughts on “LIBERATELI!!

  1. Hai perfettamente ragione! Non saremo mai un popolo che ha la forza di difendere i propri diritti.

  2. ..c’è poco da meditare sai…
    Non è per disfattismo ma credo fermamente che l’Italia abbia perso ogni diritto grazie proprio alla figura di m…dei nostri politici.
    Tutto questo significa che non abbiamo uomini capaci di farsi valere ..i nostri ambasciatori si prendono uno bello stipendio ma poi..riscaldano la poltrona.
    la questione dei marò dove la metti?
    E tutte le questioni ancora in sospeso…in Francia un ragazzo italiano è morto in carcere senza dare tante spiegazioni alla madre che ha ricevuto il feretro dopo tanto tempo…
    Se noi italiani ci permettessimo di comportarci così …in questo modo assurdo, beh lo sai.

    Mi sorge una domanda: ce lo meritiamo?
    la stampa ci manovra, ci filtra le notizie, le copre…e dà voce a ciò che che ci distoglie da quelle che sono le priorità.
    tanto per ..io il calcio in Italia lo sopprimerei…troppi soldi intorno e troppi scandali…in questi giorni ci son notizie fresche fresche….

    Detto questo speriamo che si risolva tutto alla svelta….speriamolo…
    ma di una cosa son certa…nessuno pagherà…!
    Ciao carissimo tenero!
    vento

    1. Ciao Vento

      guarda, hai detto tu in poche righe..io mi rendo conto di non essere stato capace di non lasciarmi trasportare dalle emozioni e forse l’articolo risulta un po ingarbugliato…
      La rabbia però rimane, soprattutto quando ieri, aprendo i social network, mi sono ritrovato articoli di sdegno per i fatti di Lampedusa…
      Siamo un popolo contorto, sul fatto che ci risolleveremo la vedo dura
      Ciao cara
      Un abbaraccio 🙂

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