Ancora qui…

È ancora li.
L’autunno che avanza e sfoltisce gli alberi l’ha fatta riapparire. È una busta blu, o almeno quello che ne rimane, attorcigliata ad un ramo proprio all’altezza della finestra del mio soggiorno. Da due anni circa. Qualcosa che non posso eludere ogni volta che guardo fuori
Ricordo quando ci feci caso la prima volta: la notte c’era stato un gran temporale e le mattina dopo me la sono ritrovata davanti, legata a quel ramo di un albero quasi completamente spoglio.
Si gonfiava e girava seguendo le bizze del vento, e pensavo che si sarebbe staccata da un momento al’altro. Invece no: si è rotta, squarciata, ha perso dei pezzi, ma si è avvinghiata a quel ramo, legata cosi forte che difficilmente riuscirà a staccarsi.
Ha resistito alle stagioni, al tempo, al gelo, alla neve alla pioggia e alle forti raffiche di vento.
È rimasta al suo posto nonostante l’alternarsi della vita dell’albero attorno a se: è ridotta a poca cosa adesso..ma quanto ancora durerà?
Me ne ero dimenticato, in parte, ma eccola che ritorna nelle mie giornate….una presenza che non potrò eludere ogni volta che guarderò fuori da questa finestra.
E io non posso non pensare a quante macchie ognuno di noi si porta dentro, attaccate alle pareti dell’anima o del cuore. Grandi lividi blu all’inizio, si ritirano lentamente, a volte sembrano scomparire quando la nostra vita, e voglia di vivere, esplode ancora nelle altalenanti primavere delle nostre esistenze. Nascoste, invisibili a noi stessi e gli altri, quando ci rivestiamo dei nostri più lucenti abiti di felicità e gioia di vivere…
Ma sono ancora li…legate a qualcosa che, inconcepibilmente ed inspiegabilmente, non li lascia volare via…
E quella busta è ancora li, davanti ai miei occhi, a ricordarmelo ogni giorno…


5 thoughts on “Ancora qui…

  1. Finchè son lividi va ancora bene… è quando sono cicatrici, magari mai del tutto rimarginate, che si fa difficile.
    Ma è la vita e, come ripeto spesso ai miei amici, bisogna essere pronti a viverla… sempre e, possibilmente conun sorriso in una tasca e una lacrima nell’altra.

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