Le gambe non sono più abituate a salire, ma conoscono la strada.
I muscoli sono duri e macchinosi ma sapranno resistere.
Il fiato corto, il cuore impazzito, un’altezza che comincia a darmi alla testa.
Ci sarebbero mille scuse, mille motivi per farmi fermare e ridiscendere a valle, ma ho scelto la mia meta e nulla mi può fermare.
Manca poco, tengo duro. L’ultimo sforzo e dietro quella forcella sono arrivato.
Eccola!
La mia valle incantata si apre immacolata nel suo eterno splendore. Le imponenti montagne la circondano e si chiudono intorno a me come in un caldo abbraccio per salutare il ritorno.
Sono salito qui mille volte eppure questo posto riesce ancora a sorprendermi ed emozionarmi come un bambino. Per un attimo rimango spaesato in un momento che ho vissuto altre volte e che per questo sembra sospeso nel tempo.
Cosa è cambiato da quella volta, 30 anni fa, quando per caso trovai quest’angolo remoto e nascosto?
Solo io, non questo luogo, non queste montagne che, come dormienti giganti, custodiscono il segreto dell’eterna giovinezza e dell’idea di infinito che esse racchiudono.
Sono di nuovo qui, in quest’angolo di mondo che, tra le mie concezioni di vita, ho elevato a Paradiso in terra: un pezzo di cielo, la mia terra promessa, o forse solo l’unico posto che posso chiamare veramente ”Casa”, quando questa è qualcosa di più di quattro mura e un focolare.
Oggi torno a casa mia, finalmente, quando questa è un’idea, un utopia forse: la sensazione di appartenere a qualcosa di immenso che comunque è riuscito a farsi spazio nel mio piccolo cuore.
E le montagne allora sono custodi dei miei segreti e dei miei anni trascorsi lontano da qui per poi sempre ritornare, come prodigo figlio, come un pellegrinaggio di una religione e che va al di là di preghiere e dottrine imparate.
Un’amore utopico che detta ancora i battiti del mio cuore.
Ed è l’amore che mi spinge a tornare, è la voglia di trovare ancora questo posto immutato come fermo nel tempo.
È tornare per trovare che la Montagna è ancora qui, solida e possente contro un mondo che avanza distruggendo e rinnegando se stesso.
Dimentico la stanchezza e la fatica, dimentico in un momento la vita appena trascorsa, il grigiore cittadino, i piatti orizzonti in cui sono costretto e soffocato. Ora i miei occhi possono spaziare, ripercorrere ancora quei profili così tante volte accarezzati da impararli a memoria, per ridistenderli davanti nel momento del bisogno.
Gusto il silenzio e la solitudine.
Tutto è perfetto, il più bello dei quadri dipinti da qualche mano divina. Respiro la perfezione, inalo la magia che questi posti sanno creare nella mia anima, nelle mie fantasie più remote.
Come ogni volta lascio i miei pensieri liberi di girovagare all’infinito tra queste possenti pareti che mi sovrastano.
E qui ritrovo le domande di una vita, i segreti nascosti che solo loro conoscono, le mie poesie e i versi che questo posto mi ha dettato.
Mi distendo sulla terra e lascio questo posto scivolare dentro di me. Capto il battito inesauribile della Natura, l’energia delle Montagne fluisce verso di me per rigenerarmi e donarmi nuova forza per andare avanti quando da qui sarò lontano.
Il tempo trascorre lento ma inesorabile quando si assapora l’estasi di vivere il momento.
Pochi attimi qui vissuti nella mia vita capaci di diventare eternità se qui rivivo, anno dopo anno, le stesse emozioni e ritrovo che tutto passa ma, forse, nulla poi cambia veramente. Non questo posto almeno, forse solo io, più grigio nei capelli , ma con lo stesso spirito bambino di tanti anni fa.
Benessere ritrovato, benessere cercato ed aspettato che non vorrei mai lasciare perché fonte e ragione di vita. Quella fonte inesauribile di una grazia finalmente raggiunta.
Ora sono a casa e la sarò anche lontano da qui se porto nel cuore questo ed altri luoghi importanti, e la poesia che possono darmi e che custodisco geloso dentro di me.
E allora lascio trascorrere questo tempo che qui si ferma, ma che corre comunque veloce.
Questo posto presto dovrò di nuovo salutare per tornare ad amarlo da lontano, dal grigiore di città e di una pianura pesante e sempre troppo uguale.
Sono appena tornato e già preparo il mio addio, il saluto a queste Montagne, amiche, madri e sorelle, che non rivedrò per tanto tempo, ma che porto sempre con me.
La realtà e il sogno qui si fondono e diventano la mia utopia di vita, qualcosa di irrealizzabile e le domande che resteranno senza risposta.
Ma non importa, l’amore non vuole e non cerca spiegazioni. L’amore vero, forse, non pretende neanche di essere ricambiato se comunque ci dona meravigliose emozioni.
L’importante è sentirsi bene, sentirsi rinati, ogni volta come la prima.
Aspetto ancora un po prima di ridiscendere a valle. Preparo l’addio immortalando ancora una volta con gli occhi quest’angolo di paradiso.
Le Montagne davanti ai miei occhi, inviolate e dritte, si chiudono ancora in quest’ abbraccio maestoso e rincuorante. Più sotto la culla di boschi e silenzi, prati alpestri e profumi. La valle verdeggiante e lucente, e i miei piccoli passi a ritroso sotto queste rosee rocce incorniciate in un cielo splendente al tramonto.
Ancora una volta un giorno diventa un frammento indelebile nella mia vita di uomo. Me ne vado ancora una volta, non lasciando traccia visibile ma consegnando un attimo importante che già so, tornerò un giorno a riprendere.
Perché un attimo, un giorno, può rimanere eterno come questi imponenti bastioni. Perché pochi momenti nella vita di un uomo si elevano e diventano immortali.
Ed allora, come in questo luogo, il tempo non ha importanza e non trascorre.
Nulla è cambiato qui, nulla è davvero cambiato in me.
Forse solo i miei anni, non i miei ricordi, non i miei ritorni.
Solo a guardarle, ti si spalanca l’anima…
A presto. 🙂
mfr
eh già….grazie per esserti fermato di qui .
A resto, Manuel
Ah! Le montagne, uno dei miei amori più profondi
Ti invito a leggere il mio post del 29 febbraio 2012
“Stanco ma felice”
Il vissuto dell’uomo, a volte, si somiglia.
Ciao
Bravo fra..mi hai fatto sognare con questo racconto..sono anche un pochino mie quelle Montagne..quante storie quanti sogni..quanta energia..a presto
e si, sono anche le tue Bob :))
Grazie Fra’