Un paio di settimane fa’ mi è venuto a trovare un caro amico dall’Italia, sorpresa più che gradita.. Trentasette anni io, trentadue lui, una sera dopo cena, al pub ricordavamo i bei tempi andati, come spesso accade tra vecchi amici, con quella punta di malinconia e la voglia di tornare indietro. Ad un tratto mi dice: “ehh, se tornassi indietro con la testa di adesso!!!”.
Quante volte ho sentito questa frase? Da quante persone? Quante volte, io stesso, ho pensato di tornare indietro con l’esperienza accumulata nel corso dei miei anni?
Questa volta ci penso su, non mi convince, non mi alletta più l’idea. Perché penso che le cose non sarebbero state le stesse, sarebbero state più semplici e non avrei fatto tutti quegli errori che, nel bene e nel male, mi hanno forgiato. Perché avrei vissuto quegli anni senza incoscienza, senza una certa innocenza che avevo allora e che adesso ho perduto.
Che gusto ci sarebbe stato se avessi sempre ponderato le decisioni, se non avessi mai corso dei rischi, se fossi stato più navigato e consono dei trucchi della vita e dell’amore? Che esperienze sarebbero state se a salvarmi fosse stata la mia testa e non quei colpi di fortuna che ho avuto quando mi sono spinto troppo in la?
E che gusto ci sarebbe se adesso avessi l’esperienza di un novantenne a tutelarmi da eventuali rischi e a consigliarmi le decisioni??
Nessuno nasce imparato nel mestiere di vivere e non si può vivere di rimpianti per aver fatto delle scelte diverse da quelle che avremmo fatto oggi, con il senno del poi.
Sino ad un certo punto agivo e basta. Adesso mi illudo di ponderare, prima di agire. Oppure, non riesco a frenare la corrente e ne vengo trascinato. E per corrente intendo anche i miei difetti e i miei bosogni…
stesso qui, con l’avanzare dell’età si pondea di più. si pensa (forse troppo) prima di agire, si pensa soprattutto alle coincidenze e a tutte le possibili variabili…
Se si tornasse indietro a 20 anni con queste precauzioni…e chi si sarebbe divertito
Ma poi siamo sicuri che, tornando indietro con la maturità di oggi, saremmo in grado di fare le scelte migliori? Io ne dubito… E poi, cosa significa migliori? Cme dici tu, da tante esperienze negative abbiamo imparato. Sono assolutamente convinta che noi siamo – nel bene- anche il frutto di esperienze “sbagliate”, e che proprio grazie a quelle esperienze siamo persone migliori.
Dunque… La vita giusta è quella che viviamo!
Esatto..con i nostri sbagli e il nostro non sapere ancora, o forse mai…questo è il bello dell’avventura !
Ogni età ha il suo comportamento. Deve essere così. Da giovane ero più imbranato che da vecchio. Ho sempre pensato che fosse un handicap e invece vengo a scoprire che questa timidezza attraeva… grazie per il tuo piacimento al mio scrittucolo e buone feste
Ogni età ha la sua bllezza !
Grazie a te per essere passato e,un augurio di buone feste !
Ciao Manuel, ho letto “l’età giusta” e mi è venuta la pelle d’oca. E’ vero, tutti, a questa mezza età pensiamo proprio questo. Allora mi guardavo “fuori”. Oggi sono contenta di guardarmi “dentro”. Questa è la differenza.
Esatto, e forse crescere significa prendere coscienza dell’età e del momento, senza voler correre avanti o indietro nel tempo come facevamo una volta.